Test AISE: efficacia di lavaggio in lavatrice

Questo test è idoneo a valutare l’efficacia di lavaggio in lavatrice per tutte le tipologie di detersivi.

Il test AISE misura la capacità di rimozione dello sporco di detersivi per lavatrice.

Il protocollo AISE prevede l’uso di 14 macchie standard, divise in macchie invecchiate e macchie fresche, appositamente selezionate per coprire le diverse aree di lavaggio di un detersivo per bucato, liquido, pods, pouch o polvere.

Per “macchie standard invecchiate” si intendono tessuti di cotone appositamente sporcati con diversi sporchi, come il caffè, tè, sugo di pomodoro, amidi ecc… Il procedimento di applicazione dello sporco ed invecchiamento avviene in modo standard e ripetibile da produttori specifici di questi materiali. Queste macchie possono essere fatte su diverse tipologie di tessuti, come cotone, lana, seta, poliestere ecc in base alla tipologia del detersivo da testare.

Per “macchie standard fresche” si intendono tessuti di cotone sporcati solo su richiesta da parte del nostro laboratorio, da produttori specifici di questi materiali, da utilizzare entro un breve tempo dalla produzione. Possono essere applicati gli sporchi su varie tipologie di tessuto, come misti, polietere, seta  ecc in base alla tipologia di detersivo da testare.

L’insieme di queste macchie forma un’immagine completa dell’efficacia di un detersivo nelle diverse aree di lavaggio come per esempio l’area sbiancabile e enzimatica e su sporchi di diversa natura.

Il procedimento di lavaggio avviene in lavatrice, con le temperature ed i cicli concordati in fase di progettazione del test, replicati per un certo numero di volte, per avere una quantità minima di valori. Tali valori si ottengono mediante la lettura spettrofotometrica di ogni singola macchia trattata. Il procedimento di replicazione di lavaggi è un punto fondamentale per avere un numero di valori necessari ad una trattazione statistica adeguata.

Il risultato ottenuto da questi valori strumentali, darà la visione completa dell’efficacia di lavaggio di un detersivo, messo a confronto con uno o più detergenti dello stesso segmento. 

Può essere fatta una integrazione di ulteriori macchie (fino a oltre 30) per una visione ancora più ampia dell’efficacia di lavaggio di un prodotto.

TEST COLORI: Efficacia del mantenimento dei colori in lavatrice

Il test del mantenimento dei colori misura, con una selezione di 14 colori, l’efficacia del mantenimento del colore di detersivi specifici per capi “colorati”.

I tessuti colorati con diversi colori (rosso, verde, giallo, blu ecc) vengono preparati in maniera standard e ripetibile da produttori specifici di questi materiali. All’interno dei 14 colori troviamo diversi tessuti, come il cotone, la seta, il tessuto sintetico e altro.

 I lavaggi sono in questo caso in accumulo, quindi gli stessi colori vengono lavati per un certo numero di volte. Le letture strumentali spettrofotometriche sono fatte tipicamente all’inizio, a metà e alla fine del trattamento. Questo consente di vedere chiaramente il comportamento del detersivo durante un uso frequente su tessuti colorati. Tutti i valori ricavati sono trattati statisticamente per valutare l’efficacia di mantenimento del colore per confronto tra detersivi dello stesso segmento.

Può essere fatta una integrazione di ulteriori colori (fino a 39) per una visione ancora più ampia dell’efficacia del mantenimento del colore di un prodotto specifico per colorati.

TEST COLORI: Efficacia del mantenimento dei colori scuri in lavatrice

Il test colorati “scuri” misura, con una selezione di 14 colori, l’efficacia del mantenimento del colore di detersivi specifici per capi “scuri”.

I tessuti colorati con diversi colori scuri (nero, marrone, blu scuro ecc) vengono preparati in maniera standard e ripetibile da produttori specifici di questi materiali. All’interno dei 14 colori troviamo diversi tessuti, come il cotone, la seta, il tessuto sintetico e altro.

I lavaggi sono in questo caso in accumulo, quindi gli stessi colori vengono lavati per un certo numero di volte. Le letture strumentali spettrofotometriche sono fatte tipicamente all’inizio, a metà e alla fine del trattamento. Questo consente di vedere chiaramente il comportamento del detersivo durante un uso frequente su tutti i tessuti scuri. Tutti i valori ricavati sono trattati statisticamente per valutare l’efficacia di mantenimento del colore per confronto tra detersivi dello stesso segmento.

TEST COLORI: Efficacia di prevenire il trasferimento del colore in lavatrice

Il test del trasferimento del colore misura la capacità di prevenire il trasferimento del colore in lavatrice. Questo test può essere applicato anche a dispositivi di cattura del colore in lavatrice.

I tessuti colorati con diversi colori vengono preparati in maniera standard e ripetibile da produttori specifici di questi materiali. Tali tessuti hanno la capacità di cedere il colore applicato durante il lavaggio. All’interno della selezione dei colori troviamo diversi colori e diversi tessuti.

I tessuti bianchi “accettori” vengono fabbricati da produttori specifici di questi materiali

I lavaggi sono in accumulo per tipo di colore, insieme ai tessuti colorati vengono inseriti in lavatrice appositi tessuti bianchi che hanno la funzione di “accettori” di colori. I tessuti bianchi sono di due diverse tipologie: cotone e poliestere. Vengono effettuate delle misurazioni strumentali con spettrofotometro. Tutti i valori ricavati sono trattati statisticamente per valutare l’efficacia di prevenire il trasferimento del colore per confronto tra detersivi dello stesso segmento, oppure di dispositivi specifici per la prevenzione del fenomeno del trasferimento del colore.

TEST SECONDARIO: Efficacia del mantenimento del bianco in lavatrice con acceleratori di grigio

Il test del mantenimento del bianco misura, con una selezione di diversi tessuti bianchi, la capacità di un detersivo di mantenere in sospensione il grigio rilasciato da appositi acceleratori e quindi evitare il trasferimento di colore sui tessuti.

I tessuti bianchi e gli acceleratori di grigio vengono fabbricati da produttori specifici di questi materiali. 

I lavaggi sono in accumulo, quindi gli stessi tessuti bianchi vengono ripetutamente lavati per un certo numero di volte con il detersivo in esame e l’acceleratore di grigio che viene cambiato ad ogni lavaggio. Le misurazioni con spettrofotometro sono fatte tipicamente all’inizio, a metà e alla fine del trattamento. Questo consente di vedere chiaramente il comportamento del detersivo durante un uso frequente sui tessuti bianchi. Tutti i valori ricavati sono trattati statisticamente per valutare l’efficacia di mantenere in sospensione il grigio rilasciato dagli acceleratori, a quindi di evitare il fenomeno di trasferimento sui tessuti bianchi, per confronto tra detersivi dello stesso segmento.

TEST SECONDARIO: Efficacia del ripristino del bianco in lavatrice

Il test di ripristino del bianco misura, con una selezione di diversi tessuti bianchi, appositamente colorati di grigio intenso, la capacità di un detersivo di ripristinare il bianco in tessuti  precedentemente trattati.

I tessuti bianchi e gli acceleratori di grigio vengono fabbricati da produttori specifici di questi materiali. 

I tessuti bianchi vengono lavati insieme ad acceleratori di grigio un certo numero di volte prima di essere sottoposti al test.

I lavaggi sono in accumulo, quindi gli stessi tessuti ingrigiti vengono ripetutamente lavati per un certo numero di volte con il detersivo in esame. Le misurazioni con spettrofotometro sono fatte tipicamente all’inizio, a metà e alla fine del trattamento. Questo consente di vedere chiaramente il comportamento del detersivo durante un uso frequente sui tessuti bianchi e di vedere progressivamente il ritorno dei tessuti al bianco. Tutti i valori ricavati sono trattati statisticamente per valutare l’efficacia di ripristino del bianco per confronto tra detersivi dello stesso segmento.

TEST SECONDARIO: Efficacia di prevenire l’ingiallimento dei tessuti bianchi in lavatrice

Il test di ingiallimento di tessuti, misura la capacità di prevenire l’ingiallimento dei tessuti bianchi trattati con candeggine, altri additivi o detersivi per lavaggio in lavatrice.

I tessuti bianchi vengono fabbricati da produttori specifici di questi materiali. 

I lavaggi sono in accumulo, quindi gli stessi tessuti vengono lavati con il detersivo, candeggina o altri additivi, per un certo numero di volte. Le misurazioni con spettrofotometro sono fatte tipicamente all’inizio, a metà e alla fine del trattamento. Questo consente di vedere chiaramente il comportamento degli additivi o dei detersivi durante un uso frequente su tessuti bianchi. Tutti i valori ricavati sono trattati statisticamente per valutare il fenomeno d’ ingiallimento, per confronto tra additivi dello stesso segmento.

TEST SECONDARIO: Efficacia del mantenimento del bianco in lavatrice

Il test del mantenimento del bianco misura, con una selezione di diversi tessuti bianchi, la capacità di un detersivo di mantenere il bianco nei tessuti ed evitare il fenomeno di ingrigimento. In alcuni casi può essere inserita una pezza di sporco di zavorra standard, oppure può essere eseguito insieme alla valutazione “dell’efficacia di lavaggio in lavatrice” (vedi voce efficacia di lavaggio in lavatrice)

I tessuti bianchi e lo sporco di zavorra standard vengono fabbricati da produttori specifici di questi materiali. 

I lavaggi sono in accumulo, quindi gli stessi tessuti bianchi vengono ripetutamente lavati per un certo numero di volte con il detersivo in esame con uno sporco di zavorra standard, oppure durante un test per “efficacia di lavaggio in lavatrice”. Le misurazioni con spettrofotometro sono fatte tipicamente all’inizio, a metà e alla fine del trattamento. Questo consente di vedere chiaramente le variazioni di colore portate dal detersivo durante un uso frequente sui tessuti bianchi. Tutti i valori ricavati sono trattati statisticamente per valutare l’efficacia di mantenere il bianco e di evitare l’effetto di ingrigimento, per confronto tra detersivi dello stesso segmento.

TEST SECONDARIO: valutazione dell’infeltrimento e restringimento della lana per detersivi specifici per lana e delicati

Il test di valutazione dell’infeltrimento e restringimento della lana misura, con una selezione di lane standard, la protezione dal fenomeno di infeltrimento e restringimento di detersivi specifici per lana e delicati.

Le lane sottoposte al test sono fabbricate da produttori specifici di questi materiali.

I lavaggi sono in accumulo, quindi gli stessi provini vengono lavati per un certo numero di volte con i detersivi sottoposti al test. Le misurazioni sono strumentali in millimetri, con appositi righelli di precisione, e vengono effettuate tipicamente all’inizio a metà e alla fine del trattamento. Questo consente di vedere il progressivo infeltrimento e restringimento delle lane. 

Le stesse lane vengono messe in trazione con dinamometro TinusOlsen a velocità costante. Viene misurata la forza necessaria alla trazione delle lane espressa i Newton. 

TEST SECONDARIO: valutazione della capacità di prevenire le incrostazioni di calcare, su resistenze e tessuti, di additivi anticalcare specifici per lavatrici.

Il test per la valutazione della deposizione di calcare su resistenze e tessuti misura la capacità, di un additivo anticalcare, di prevenire la formazione di carbonati di calcio sulla resistenza della lavatrice e la deposizione dello stesso sui tessuti lavati un certo numero di volte. 

I tessuti vengono fabbricati da produttori specifici.

Le resistenze sono fornite nuove per ogni test dal produttore della lavatrice utilizzata per il test.

I lavaggi sono in accumulo, quindi la stessa resistenza e gli stessi tessuti vengono trattati un certo numero di volte con lo stesso additivo anticalcare. Il detersivo di base dovrà essere lo stesso per tutti i tipi di anticalcare utilizzati. Alla fine dei lavaggi le resistenze vengono pesate, e si avrà una valutazione in peso della deposizione di calcare. I tessuti bianchi vengono messi in una muffola a due diverse temperature, tipicamente 500°C e 800° C. La differenza del peso delle due temperature determina la deposizione di carbonato di calcio sui differenti tessuti. Questo consente di valutare la capacità di prevenire la deposizione di calcare su resistenze e tessuti di un additivo anticalcare per lavatrice per confronto con additivi dello stesso segmento. 

TEST PRIMARIE: efficacia di lavaggio in lavatrice di macchie “fresche” preparate in laboratorio.

Il test dell’efficacia di lavaggio in lavatrice di macchie “fresche” misura, con una selezione di macchie concordate in fase di progettazione del test, l’efficacia di rimozione di uno sporco appositamente preparato in laboratorio per il detersivo o pretrattante sottoposto al test.

Una attenta valutazione delle esigenze del cliente crea una selezione specifica di macchie presa dal nostro database che conta centinaia di macchie. 

Le macchie sono preparate da tecnici esperti presso il nostro laboratorio. È possibile applicare lo sporco su diversi tipi di tessuto, a seconda della tipologia del detersivo o additivo da sottoporre al test. 

In caso di detersivi per lavatrice i lavaggi vengono replicati un certo numero di volte con macchie preparate singolarmente per ogni lavaggio. La valutazione è visiva eseguita da panelisti esperti in un ambiente creato appositamente per ridurre al minimo il fenomeno del metamerismo. Questo ambiente è studiato per dare risultati ripetibili ed affidabili.

I valori ottenuti vengono elaborati statisticamente per determinare l’efficacia di lavaggio per confronto tra detergenti dello stesso segmento.

In caso di additivi pretrattanti, le macchie della lista creata in fase di progettazione del test, vengono pretrattate seguendo le indicazioni in etichetta o fornite dal cliente e successivamente lavate in lavatrice, dove previsto, con un detersivo di base uguale per tutti gli additivi pretrattanti sottoposti al test. La valutazione è visiva via panel, da panelisti esperti. I valori ottenuti vengono elaborati statisticamente per determinare l’efficacia di lavaggio per confronto tra additivi dello stesso segmento.

Test primarie : efficacia di lavaggio in lavatrice di additivi pretrattanti su macchie standard.

l test di efficacia di lavaggio in lavatrice di additivi pretrattanti su macchie standard misura, con una selezione di 14 macchie diverse in macchie standard invecchiate e macchie standard fresche e per area di lavaggio, l’efficacia della rimozione dello sporco di additivi specifici per il pretrattamento.

Per “macchie standard invecchiate” si intendono tessuti di cotone appositamente sporcati con diversi sporchi, come il caffè, tè, sugo di pomodoro, amidi ecc… Il procedimento di sporcamento  ed  invecchiamento avviene in modo standard e ripetibile da produttori specifici di questi materiali. 

Per “macchie standard fresche” si intendono tessuti di cotone sporcati solo su richiesta da parte del nostro laboratorio, da produttori specifici per questi materiali, da utilizzare entro un breve tempo dalla produzione. 

L’insieme di queste macchie forma un quadro completo delle aree di lavaggio di un additivo pretrattante come per es. l’area sbiancabile, enzimatica, di detergenza ecc e su sporchi di diversa tipologia.

Il procedimento di pretrattamento avviene seguendo le indicazioni in etichetta o quelle fornite dal cliente. Il lavaggio in lavatrice viene eseguito con le temperature ed i cicli concordati in fase di progettazione del test. Il procedimento viene replicato per un certo numero di volte, per avere una quantità minima di valori. Tali valori si ottengono mediante la lettura spettrofotometrica di ogni singola macchia trattata. Il procedimento di replicazione di lavaggi è un punto fondamentale per avere un numero di valori necessari  ad una trattazione statistica.

Il risultato ottenuto da questi valori strumentali, darà la visione completa dell’efficacia di lavaggio di un additivo pretrattante, messo a confronto con uno o più additivi dello stesso segmento. 

Può essere fatta una integrazione di ulteriori macchie (fino a oltre 30) per una visione ancora più ampia dell’efficacia di lavaggio di un prodotto.

TEST PRIMARIE: efficacia di rimozione dei cattivi odori in lavatrice per detergenti e additivi.

Il test di efficacia di rimozione dei cattivi odori, misura, con una selezione di sostanze maleodoranti, l’efficacia di detergenti o additivi specifici, di rimuovere i “cattivi odori” in lavatrice.

Una attenta valutazione delle esigenze del cliente crea una selezione specifica di sostanze maleodoranti. Vengono quindi scelti tra una lista di cattivi odori quelli più idonei alla formula da testare.

I cattivi odori sono fabbricati da produttori specifici per questi materiali.

I cattivi odori vengono trattati singolarmente. Vengono applicati su provini di tessuti di vario genere, come cotone, poliestere seta ecc.. 

Per i detersivi per lavatrice vengono eseguiti i lavaggi con ciclo e temperatura concordati in fase di progettazione del test. I lavaggi vengono replicati per un certo numero di volte per tutti i cattivi odori da testare. La valutazione è via panel olfattivo da Giudici Sensoriali Qualificati. I valori ottenuti dal panel vengono trattati statisticamente,per determinare l’efficacia di rimozione dei cattivi odori per confronto tra detersivi dello stesso segmento.

In caso di additivi pretrattanti, i cattivi odori sono pretrattati seguendo le indicazioni in etichetta o fornite dal cliente, successivamente lavati in lavatrice con un detersivo di base uguale per tutti gli additivi sottoposti al test. Il procedimento viene ripetuto per un certo numero di volte. La valutazione è via panel olfattivo da Giudici Sensoriali Qualificati. I valori ottenuti dal panel  vengono trattati statisticamente per determinare l’efficacia di rimozione dei cattivi odori per confronto tra additivi dello stesso segmento.

TEST PRIMARIE : test di morbidezza, intensità di profumo e persistenza nel tempo di ammorbidenti in lavatrice

Il test per ammorbidenti  misura, la morbidezza, l’intensità di profumo e la persistenza nel tempo rilasciati su provini di tessuto.

I provini di tessuto utilizzati per questo tipo di test possono essere di differente natura, come cotone, poliestere e altro, la selezione dei tessuti da utilizzare nel test è concordata a seconda delle esigenze del cliente. Tipicamente viene utilizzata una spugna di cotone . Tutti i tessuti sono fabbricati da produttori specifici per questi materiali.

I provini vengono lavati in lavatrice con un detersivo base e l’ammorbidente da testare. Il detersivo di base utilizzato è uguale per tutti i campioni. Il ciclo e la temperatura da utilizzare è concordato con il cliente in fase di progettazione del test in base alle esigenze. Il procedimento è replicato per un certo numero di volte per campione. I provini lavati vengono divisi in due gruppi diversi per la valutazione della morbidezza e del profumo.  Un gruppo di Giudici Sensoriali Qualificati da una valutazione via panel ai provini espressa in “morbidezza” e “intensità di profumo ”, quest’ultima è eseguita su provini bagnati ed asciutti. Successivamente i provini che sono stati esaminati per l’intensità di profumo vengono valutati una volta a settimana, per la durata espressa in etichetta o concordata dal cliente, per determinare la persistenza nel tempo del profumo. Se espressamente richiesto dal cliente, il gruppo di Giudici Sensoriali Qualificati è in grado di determinare, mediante un processo tecnico, la presenza e l’intensità delle microcapsule di profumo presenti negli ammorbidenti testati.

Tutti i valori espressi nei giudizi sensoriali, vengono trattati statisticamente per determinare il fenomeno di morbidezza e di intensità /persistenza nel tempo del profumo per confronto tra ammorbidenti dello stesso segmento.

TEST PRIMARIE: test di intensità e persistenza nel tempo del profumo e valutazione della presenza delle microcapsule di profumatori per il bucato in lavatrice (fragrance booster)

Il test di  intensità e persistenza di profumo e presenza di microcapsule misura, con provini di cotone o altro, l’intensità e persistenza del profumo rilasciati dall’uso di profumatori per il bucato in lavatrice. Inoltre, è possibile valutare in casi specifici, l’intensità e la persistenza delle microcapsule di profumo presenti nei campioni di profumatori per lavatrice.

I provini di tessuto utilizzati per questo tipo di test possono essere di differente natura, come cotone, poliestere e altro, la selezione dei tessuti da utilizzare nel test è concordata a seconda delle esigenze del cliente. Tipicamente viene utilizzata una spugna di cotone . Tutti i tessuti sono fabbricati da produttori specifici per questi materiali.

I provini vengono lavati in lavatrice con un detersivo base ed il profumatore da testare. Il detersivo di base è uguale per tutti i campioni. Il ciclo e la temperatura da utilizzare è concordato con il cliente in fase di progettazione del test, in base alle esigenze. Il procedimento è replicato un certo numero di volte per campione. I provini lavati vengono valutati da un gruppo di Giudici Sensoriali Qualificati con panel olfattivo.  Tutti i provini sono valutati da bagnati e da asciutti per valutare l’intensità del profumo data dall’uso di profumatori per bucato in lavatrice. La persistenza nel tempo del profumo viene valutata dai panelisti dopo una tempistica prestabilita in fase di progettazione del test che, tipicamente, va da 24 ore a diverse settimane,  in base alle indicazioni in etichetta o le esigenze del cliente. Insieme al test di persistenza nel tempo, se espressamente richiesto dal cliente, il gruppo di Giudici Sensoriali Qualificati è in grado di determinare, mediante un processo tecnico, la presenza e l’intensità delle microcapsule di profumo presenti nei profumi per bucato in lavatrice testati.

Tutti i valori espressi nei giudizi sensoriali, vengono trattati statisticamente per determinare il fenomeno di intensità e persistenza nel tempo del profumo per confronto tra additivi dello stesso segmento.